PSICOLOGIA A BORDO CAMPO – Obiettivi che motivano: come costruirli insieme ai tuoi atleti

Nel precedente articolo si è affrontato un argomento che si pone come fondamento del percorso di ogni sportivo: la motivazione. Come si è potuto comprendere essa ha origini variegate e strettamente connesse al modo di funzionare che ognuno di noi possiede nonché alle figure rilevanti con cui interagiamo. In ambito sportivo una tra queste figure è sicuramente l’allenatore: egli infatti agisce inconsciamente sull’individuo e sulla squadra in ambito motivazionale in vari modi; basti pensare all’adozione di uno stile di leadership volto maggiormente al comando piuttosto che ad uno più “permissivo. Allo stesso modo un tema controintuitivo ma centrale per il nostro discorso di oggi riguarda la definizione degli obiettivi: ognuno di noi, partendo dal presidente, passando per i tecnici e giungendo fino ai giocatori è circondato da obiettivi da raggiungere; tutti pensiamo di sapere cosa siano, tuttavia, parlare di obiettivi non significa solo “puntare a vincere”, ma dare direzione, senso e coerenza all’impegno quotidiano; senza obiettivi la motivazione rischia di diventare disordinata, frammentaria e poco sostenibile nel tempo. In un’ottica centrata sull’atleta, la definizione degli obiettivi non può essere impartita dall’alto o pensata in modo astratto ma piuttosto, è co-costruita insieme, appunto, con l’allenatore. Come può quindi un tecnico sviluppare obiettivi che siano motivanti e al contempo “ingaggiare” il giocatore affinché dia il massimo ? Rifacendosi alle teorie sul goal-setting, ecco una serie di consigli utili per tutti gli allenatori in lettura: Goal specific: Dire “Lavora duro, Migliora, dai il meglio” non fornisce indicazioni chiare. Obiettivi specifici, quantificabili e misurabili permettono, invece, di tenere traccia autonomamente dei progressi. Goals Difficult but attainable: Obiettivi sfidanti ma accessibili aumentano l’engagement. Obiettivi percepiti come troppo difficili causano il loro abbandono. Acceptance of goals: Gli individui devono accettare i goals presentatigli. L’accettazione e l’interiorizzazione delle sfide può avvenire con la collaborazione nel processo di scelta degli obiettivi, infatti, se si partecipa attivamente si è co-responsabili e si è più propensi ad agire. Importance of feedbacks: I feedback centrati sul comportamento permettono di sviluppare una linea valutativa e dei criteri di giudizio concreti e misurabili anche autonomamente. Process is better than Performance: Concentrare l’obiettivo sull’apprendimento e sul processo di acquisizione delle competenze permette di incrementare la motivazione intrinseca. Coordination btw Group Goals & Individual Goals: Quando gli individui sentono che i propri obiettivi sono in linea con gli obiettivi di squadra sono maggiormente propensi a portarli a termine (rafforza la coesione del gruppo e il senso di appartenenza) e si sentono maggiormente soddisfatti. Short-term to long term: Lo sviluppo di obiettivi a breve, medio e lungo termine permette di rendere visibile il progresso. In ottica longitudinale, avere un’idea anche delle modalità tramite i quali verranno perseguiti gli obiettivi e ragionare sulle possibili difficoltà che si potrebbero incontrare lungo il percorso, favorirebbe il senso di controllo. Questi sono alcuni tips che danno un’idea chiara di cosa voglia dire costruire un percorso incentrato sull’atleta. In questo senso è bene considerare gli obiettivi in modo duttile, tenendo presente che vi sono miriadi di variabili che possono influenzare il percorso di un’atleta durante una stagione sportiva (infortuni, difficoltà nell’ambito familiare/affettivo, ecc.). Ciò che conta realmente è l’impegno preso da ambedue le parti e la spinta a migliorarsi, sempre.